Ci siamo piacevolmente incagliati nel gioco mirabile e divertente di Italo Calvino perché ci sembrava lo stesso gioco che dovrebbe governare il lavoro dell'attore: l'attenzione per il dettaglio!
Vedere, guardare, ascoltare il tutto; e del tutto scoprire un dettaglio. E del dettaglio intuirne la funzione dentro al tutto e il suo come essere organico al tutto.
E subito dopo dubitare della sua funzione e della sua stessa organicità.
Insinuante coltivatore di dubbi: questo dovrebbe essere l'attore!
E questo è Calvino: esploratore di mondi e scopritore di dettagli, di qualcosa che sulle prime sembra non avere importanza ma poi, a guardarci bene, quel qualcosa è quasi tutto; contiene il tutto e allo stesso modo e tempo ne è una parte. Sono di quelle cose che se cominci non finisci più.
I dettagli sono le barchette e al tempo stesso le onde che ti fanno navigare dentro al mare. E se sei capace di vederli, di scoprirli i dettagli, puoi navigare dentro a qualsiasi mare. Ti puoi anche perdere in quel mare e diventare mare tu stesso.
L'unica cosa a cui devi fare attenzione è il non avere certezze.